QUANDO LA MALATTIA E' AL SUO CULMINE, ALLORA E' NECESSARIO USARE IL REGIME PIU' RISTRETTO.

I VECCHI SOPPORTANO MOLTO PIU' FACILMENTE IL DIGIUNO. POI VENGONO LE PERSONE DI MEZZA ETA'. I GIOVANI LO SOPPORTANO CON DIFFICOLTA', E PEGGIO DI TUTTI LO SOPPORTANO I FANCIULLI, SPECIALMENTE QUELLI CHE HANNO UNA VIVACITA' MAGGIORE DEL SOLITO.

LE PERSONE CHE CRESCONO HANNO MOLTO CALORE INNATO, ED E' PER QUESTO MOTIVO CHE ESSI ABBISOGNANO DI MOLTO CIBO: SENZA DI QUESTO IL CORPO SI CONSUMA. I VECCHI HANNO POCO CALORE INNATO, E PER QUESTO MOTIVO HANNO BISOGNO DI POCO COMBUSTIBILE; UN ECCESSO DI COMBUSTIBILE LI SPEGNEREBBE.

E' PER QUESTO MOTIVO CHE LE FEBBRI DEI VECCHI SONO MENO ACUTE DI QUELLE DEGLI ALTRI, PERCHE' IL LORO CORPO E' FREDDO.

UNA DIETA UMIDA GIOVA IN TUTTE LE FEBBRI, SPECIALMENTE NEL CASO DEI BAMBINI E DI TUTTI QUELLI CHE SONO ABITUATI A TALE DIETA.

BISOGNA RISTORARE LENTAMENTE I CORPI CHE HANNO IMPEGNATO MOLTO TEMPO A DEPERIRE E RAPIDAMENTE QUELLI CHE SONO DEPERITI IN POCO TEMPO.

NE' LA REPLEZIONE, NE' IL DIGIUNO, NE' QUALSIASI ALTRA COSA E' BUONA QUANDO OLTREPASSA I LIMITI NATURALI.

E' PIU' DIFFICILE OTTENERE LA RIPIENEZZA CON GLI ALIMENTI LIQUIDI CHE CON QUELLI SOLIDI.

IL BERE VINO PURO CALMA LA FAME.

QUANDO UN CONVALESCENTE HA BUON APPETITO SENZA CHE MIGLIORINO LE SUE CONDIZIONI CORPOREE E' CATTIVO SEGNO.

DI SOLITO LE PERSONE AMMALATE CON BUON APPETITO ALL'INIZIO, E CHE NON TRAGGONO BENEFICIO DAL CIBO, VERSO LA FINE DELLA MALATTIA NON DESIDERANO PIU' IL CIBO. STARANNO INVECE MEGLIO COLORO CHE ALL'INIZIO HANNO INAPPETENA, E VERSO LA FINE DELLA MALATTIA HANNO FAME

CIBO E BEVANDA, UN PO' INFERIORI IN QUALITA', MA PIU' GUSTOSI, SONO DA PREFERIRE A QUELLI DI MIGLIORE QUALITA' MA MENO GUSTOSI.

LA VITA E' BREVE, L'ARTE E' LUNGA L'OCCASIONE E' FUGACE,

L'ESPERIENZA E' FALLACE, IL GIUDIZIO E' DIFFICILE.

BISOGNA CHE NON SOLO IL MEDICO SIA PRONTO A FARE DA

SE' LE COSE CHE DEBBONO ESSERE FATTE, MA ANCHE IL MALATO,

GLI ASTANTI, LE COSE ESTERNE.